Las Vegas per Italiani (2025): 10 errori culturali da evitare per goderti davvero il viaggio
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Las Vegas per Italiani (2025): 10 errori culturali da evitare per goderti davvero il viaggio

  • Writer: Sergio Barbasso
    Sergio Barbasso
  • Aug 3
  • 13 min read

Updated: Aug 6

Ci siamo passati anche noi: mance, clima, aspettative... Ecco gli errori più comuni che fanno i nostri connazionali qui — e come evitarli per trasformare una vacanza costosa in un’esperienza autentica, leggera e indimenticabile.


Turisti italiani davanti a un cartello “Minchia's Cibo Italiano” a Las Vegas, sorpresi da nomi di ristoranti non sempre italiani che  si trovano comunemente negli Stati Uniti.

Introduzione:

Dall’Italia al deserto, senza più sapori di casa (e poco prima di una pandemia)


Io e Anna partimmo dall’Italia nel dicembre 2019 con due valigie, tante speranze, il cuore pieno di entusiasmo... e qualche ingenuità culturale che ci siamo portati dietro.


Avevamo già viaggiato tanto negli Stati Uniti, ma trasferirci a Las Vegas ci ha aperto gli occhi su un’infinità di piccole (e grandi) differenze tra i nostri due mondi.


Non era New York, né Miami, né una di quelle città dove l’italiano si sente “a casa”.


Qui di italiani ce ne sono decisamente meno, e benché ci siano tante copie di cose “italiane”, per questa parte dell’America noi europei siamo ancora qualcosa di esotico.


Se sei italiano e stai per visitare Las Vegas per la prima o seconda volta, questo articolo è esattamente ciò che avremmo voluto leggere noi prima di venire per la prima volta negli Stati Uniti, quasi 15 anni fa.


Dopo 6 anni vissuti qui e dopo aver lavorato con centinaia di viaggiatori italiani (spesso come guide turistiche), abbiamo raccolto una lista di errori che quasi tutti gli italiani — noi compresi — fanno quando arrivano a Las Vegas.


Errori che a volte ti fanno perdere tempo, altre volte soldi (a volte anche tanti), e in molti casi ti fanno perdere il vero spirito del viaggio.


Con questo articolo vogliamo aiutarti a vivere Las Vegas in modo più autentico, consapevole e smart. Non per diventare americani. Ma per godere della differenza senza frustrazione.


Perché il bello, credici, sta proprio nella distanza culturale tra i nostri due mondi.


E per aiutarti a pianificare il tuo prossimo viaggio con l’entusiasmo che avevamo noi all’inizio… solo con qualche consiglio in più.


Modern glass entrance of Park MGM and Eataly under clear blue sky. Sign says "'Tis the Season for Bubbles and Brunch." Tall building nearby.

1. Cercare l’Italia in America


Il primo errore è anche il più diffuso: arrivare a Las Vegas e cercare subito un ristorante o un bar italiano.

Dopo 20 ore di volo e vari scali, il richiamo della pasta o di un normalissimo caffè espresso (o di qualcosa di “safe” e riconoscibile) è comprensibilissimo.


Ma attenzione: il caffè “espresso” qui è diverso da quello che bevi a casa, e per il cibo, non sei a Trastevere o in Emilia. I ristoranti italiani a Las Vegas non sono pensati per il palato italiano.


I prezzi sono alti (anche $35–$50 per un piatto di pasta), gli ingredienti spesso sono diversi, e il risultato... quasi sempre frustrante.


E parliamo non solo dei ristoranti americani con nomi “italiani” messi a caso, ma anche di ristoratori italiani veri, che però hanno dovuto adattare la propria cucina al posto in cui operano.


Non è colpa loro.


Devono accontentare circa 40 milioni di turisti da tutto il mondo, non solo i 35.000 italiani che passano ogni anno.


Sappiamo benissimo che la cucina di casa manca sempre. A me la cucina di mamma manca terribilmente.


Ma se vai dall’altra parte del mondo e pensi che Olive Garden o Buca di Beppo possano darti gli stessi sapori di casa…Non solo stai cercandoti una delusione sicura. Stai anche perdendo l’occasione di scoprire qualcosa di nuovo.


Las Vegas è una delle città più multiculturali del mondo.


In un solo weekend puoi assaggiare cibo vietnamita, thai, coreano, messicano, peruviano, fusion — incredibilmente buono e spesso molto più accessibile di quello italiano.


👉 Il nostro consiglio? Prova almeno un paio di cucine nuove durante il tuo viaggio.


Quella messicana è ovunque ed è spesso di ottima qualità, così come le steakhouse americane.


Tanti posti sulla Strip sono decisamente turistici e paghi spesso per il nome, non per la qualità. Anzi, il più delle volte ne esci deluso e con il portafoglio alleggerito.


Se vuoi mangiare bene e non spendere cifre assurde, nella nostra guida digitale completa trovi i migliori ristoranti divisi per tipo di cucina e zona, e soprattutto dove vanno davvero i locals.


Red rock formations under a vibrant blue sky in a desert landscape. A small building is visible on the left, and a path lined with stones leads into the scene.

2. Pensare che Las Vegas sia solo la Strip


La Strip è Las Vegas... ma non è tutta Las Vegas.


In realtà, Las Vegas “vera” è Downtown — la città originale — e buona parte della Strip, per la cronaca, non è nemmeno a Las Vegas ma a Paradise, NV!


Eppure la maggioranza dei turisti (di qualsiasi nazionalità) non lo sa.


Fuori dai casinò c’è un mondo: canyon rossi, montagne innevate, deserti che sembrano Marte.

Eppure il 70% dei turisti italiani non li vede mai, o li scopre per caso, magari organizzando un’escursione all’ultimo minuto — quando le esperienze migliori sono già al completo.


Noi stessi viviamo a soli 12 minuti dal centro, vicino al Red Rock Canyon, e a ridosso di posti che sembrano usciti da un film di fantascienza.


Come ho scritto in un articolo precedente: la cosa peggiore che puoi fare venendo nel deserto... è vedere solo l’oasi.


C’è così tanta scelta tra tour guidati o roadtrip in pieno stile americano, che limitarti alla parte turistica è un’occasione sprecata, se stai cercando un viaggio davvero memorabile.


🚗 Prenota una macchina con Rentalcars.com o scegli un tour organizzato su GetYourGuide  per visitare:


  • Red Rock Canyon

  • Valley of Fire

  • Hoover Dam

  • Mount Charleston

  • Zion o il Grand Canyon



Three tour photos: Grand Canyon and Hoover Dam views. Skywalk platforms with tourists. Blue skies, red rocks. Tour details and ratings displayed.

3. Cercare tutto sui social e pensare che basti


Molti italiani arrivano qui dopo aver visto decine e decine di reel virali su Instagram e TikTok, o dopo aver letto centinaia di commenti contraddittori su Tripadvisor.


Il paradosso? C’è così tanta informazione disponibile oggi — e Vegas offre davvero una moltitudine di esperienze diverse — che, alla fine, per le troppe opzioni, la gente non sceglie nulla. Rimangono bloccati nella paralisi da decisione.


Abbiamo visto fin troppi turisti passare più tempo a scrollare i video salvati che a godersi davvero la vacanza. Seduti sul muretto davanti al Bellagio, a cercare “dove si mangia bene”... mentre il sole tramonta alle loro spalle.


Il risultato?

– Itinerari improvvisati

– Truffe inaspettate

– Aspettative irreali

– Tanta frustrazione e tempo perso

– E spesso, il rimpianto di non aver prenotato prima


Soprattutto per chi viene solo per 3-4 giorni e non tiene conto del jet lag (vedi punto 8 più avanti), o tenta di prenotare all’ultimo in posti dove serve la prenotazione settimane prima… o che sono chiusi d’estate per il troppo caldo.


📘 È proprio per questo che abbiamo creato la nostra Guida Completa a Las Vegas (260 pagine) — scritta in italiano da chi vive qui, aggiornata ogni anno, pensata per chi vuole davvero godersi la città senza perdere tempo o cascare nelle solite trappole.


E lo abbiamo fatto con uno stile diretto e familiare, come se fossimo amici che ti danno una mano prima della partenza.Così puoi partire sereno, lasciare lo stress in valigia… e dedicarti solo alle emozioni, alla scoperta, al divertimento vero.


Hand holding a smartphone displaying a food menu app. Background shows a gray tiled floor and a black suitcase. Cozy and modern setting.

4. Ignorare (o combattere) il sistema delle mance


Se sei cresciuto in Italia, dove “il servizio è incluso”, ti capiamo benissimo.


Le mance non fanno parte della nostra cultura, e anche noi all’inizio non capivamo perché dovessimo lasciare il 15–20% in più sul conto — soprattutto se il servizio non ci sembrava “wow”.


Ma negli Stati Uniti, e quindi anche a Las Vegas, le mance non sono un extra:

sono lo stipendio.


Sì, hai capito bene. Qui le mance fanno parte del sistema economico, e non lasciarle significa, spesso, ridurre direttamente lo stipendio di chi ti sta servendo. E in certi settori — soprattutto nel turismo — possono fare la differenza tra potersi mantenere o no.


Giusto? Sbagliato? Non sta a noi giudicarlo. Ma da residenti con amici americani e lavoratori in ogni settore, possiamo dirti che funziona così. E se lo sai prima, puoi decidere in modo consapevole.


Nelle nostre guide per Las Vegas (qui sotto trovi il link per scaricare quella da 260 pagine) spieghiamo quando è giusto dare la mancia e quando no, perché è importante conoscere la linea sottile tra gratitudine e abuso del sistema.


👉 La risposta breve? Lascia una mancia quando se la sono davvero meritata, quando hanno reso la tua esperienza (che sia un ristorante, un tour o una corsa in taxi) più piacevole o memorabile.


Non quando ti fanno ordinare al bancone, girano il monitor e ti piazzano davanti un 18%, 20% o 22%... mentre il lavoro, alla fine, l’hai fatto tu.


Ci capita ancora di sentire storie di turisti italiani che tornano dal viaggio e ci dicono:

“Nessuno ci aveva detto che dovevamo aggiungere un 15–20% in più sul budget solo per le mance”.


Ed è vero: molte agenzie purtroppo non lo dicono affatto.


Eppure dovrebbe essere chiaro fin dall’inizio. Non è detto che spenderai tutto quel margine, ma è giusto che tu lo sappia e possa decidere liberamente.


Come diciamo spesso: paese che vai, usanze che trovi.

Così come noi ci aspettiamo che chi visita l’Italia rispetti la nostra cultura, dovremmo essere pronti a fare lo stesso — quando il paese visitato non è il nostro.


👉 Il nostro consiglio? Se vuoi evitare situazioni imbarazzanti (e ricevere un servizio davvero migliore), considera la mancia come parte del costo totale dell’esperienza. Se fanno di tutto per strapparti un sorriso, risolverti un problema o renderti la giornata più bella… non peccare mai di generosità.



White convertible with black soft top parked in a lit parking garage. Nearby, cars and sign for 1E Elevator. License plate reads NY-445-165.

5. Noleggiare un’auto… per poi lasciarla ferma sulla Strip


Capita spessissimo. Persone che si informano in anticipo, scoprono dell’esistenza delle famigerate resort fees, e pensano:“Vabbè, almeno ci includeranno il parcheggio…”


❌ Spoiler: nella maggior parte dei casi, NO.


Se pensavi di affittare una macchina e tenerla parcheggiata mentre ti muovi a piedi sulla Strip… preparati a una brutta sorpresa.


A meno che tu non abbia prenotato in un hotel senza parcheggio a pagamento (pochi, nel 2025), dovrai aggiungere tra i $18 e i $35 al giorno solo per tenerla ferma. E spesso anche i parcheggi “self-service” hanno tariffe a fasce orarie che ti obbligano a fare i conti come fossi al Monopoli.


Aggiungici il costo del noleggio, l’assicurazione, eventuali depositi cauzionali, e il rischio di dover muoverti comunque a piedi (o con Uber) perché non ha senso guidare tra un casinò e l’altro. La domanda diventa: 


Ne vale davvero la pena?


👉 Il nostro consiglio? Se sai già che passerai l’80% del tempo tra la Strip e Downtown, NON noleggiare un’auto.


Ti muovi meglio con il Deuce, i tram gratuiti tra alcuni hotel, o al massimo con Uber condivisi per tratti più lunghi.


E se invece vuoi esplorare i dintorni (tipo Red Rock Canyon, Valley of Fire, Hoover Dam…), ci sono decine di tour su GetYourGuide  con trasporto incluso, spesso con pick-up direttamente dal tuo hotel o da punti strategici sulla Strip.


Così non devi guidare, non paghi parcheggi, e puoi goderti l’esperienza senza stress… e senza dilapidare il budget ancora prima di arrivare al Grand Canyon.


Street view in Las Vegas featuring Eiffel Tower replica, hot air balloon sign, palm trees, and digital billboards under a clear blue sky.

6. Pensare che “è tutto vicino”


Sulla mappa la Strip sembra lunga come via del Corso a Roma. Ma nella realtà?

Ci vogliono anche 30–40 minuti a piedi per andare da un hotel all’altro. E spesso anche solo uscire dal tuo hotel può richiedere 10–15 minuti.


Molti italiani non lo sanno, e si ritrovano esausti, disidratati, o con i piedi a pezzi dopo due giorni.


Las Vegas inganna le distanze. Ma tra il Mandalay Bay e il Wynn, ad esempio, ci sono quasi 7 km reali, non solo “qualche hotel”.

E in estate, con temperature sopra i 44°C, quei chilometri possono diventare pericolosi.


Ti basti sapere che le ambulanze sulla Strip sono più numerose dei camion pubblicitari con le ragazze in bikini.


👉 Il nostro consiglio?

Studia bene come muoverti a Las Vegas senza spendere troppo:


• Usa i bus come il Deuce (2 piani, copre tutta la Strip e Downtown)

• Valuta il Monorail, spettacolare e climatizzato

• Sfrutta i trams gratuiti tra alcuni casinò

• E se sei in gruppo, condividi un Uber


Iscriviti alla nostra newsletter usando il banner a fondo pagina. A breve ti spiegheremo tutto su come muoversi a Las Vegas senza stress (o sorprese in bolletta)!


E nella nostra guida digitale trovi anche un capitolo intero su come muoversi in città… e uno specifico su come guidare in America, per chi vuole noleggiare un’auto.


Cirque du Soleil performers in vibrant, patterned costumes dance energetically on a stage lit with vivid red and blue lights, creating a futuristic ambiance.

7. Non prenotare gli show, gli hotel e le esperienze in anticipo


Gli show a Las Vegas sono tra i più spettacolari al mondo. Ma se aspetti l’ultimo minuto per prenotarli… rischi prezzi altissimi, posti pessimi o peggio ancora: zero disponibilità.


E poco importa se in questo periodo, per motivi politici o amministrativi, il turismo è leggermente calato.


Vegas è Vegas: ogni giorno ci sono migliaia di turisti che vogliono fare esattamente le stesse cose che vuoi fare tu.


Stesso discorso per gli hotel. Anche quelli leggermente defilati (fuori dalla Strip, per evitare le resort fee) finiscono per alzare i prezzi all’ultimo minuto o aggiungere costi nascosti che non avevi considerato.


Noi, da oltre 15 anni, prenotiamo con Booking.com  perché ci permette di bloccare stanze con cancellazione gratuita, e valutare con calma se l’hotel merita davvero… o se è solo un covo di cimici da letto con foto ritoccate.


Gli show, soprattutto quelli del Cirque du Soleil, finiscono sempre. E le esperienze tipo cene panoramiche, voli in elicottero o tour in piccoli gruppi, richiedono prenotazione anticipata.


👉 Smart Tip: Usa Vegas.com per prenotare show + cena in anticipo: è lo stesso sito che usiamo noi locals per le offerte dell’ultimo minuto e i combo più convenienti.


Viaggiatori italiani che scattano foto in luoghi pubblici senza permesso, rappresentando un errore culturale tipico tra i visitatori europei.


8. Sottovalutare il jet lag e l’aria condizionata


Arrivare da Roma o Milano e pensare di essere subito pronti a far festa… è un classico errore.

Il jet lag si fa sentire, soprattutto la prima sera (e soprattutto dopo aver toccato il letto dell’hotel anche solo “per riposare un attimo”…).


Aggiungi il fuso orario, le code al controllo passaporti, quelle per ritirare la macchina a noleggio o aspettare Uber, il check-in, e magari anche quella per mangiare qualcosa… e il primo giorno può diventare uno dei più faticosi del viaggio.


In questo articolo (scritto completamente in italiano!) ti spieghiamo cosa fare in 3 giorni a Las Vegas e perché le prime ore di arrivo sono le più importanti per il resto della vacanza.


E poi c’è l’aria condizionata, l’incubo estivo dei turisti italiani.

Fuori è un forno a microonde, dentro è un freezer.


Ti ritrovi con mal di gola, raffreddore, tosse… in pieno luglio. Non è un caso se frequentemente ci arrivano messaggi da viaggiatori qui sulla Strip da qualche giorno che ci chiedono dove comprare medicine o spray per la gola.


👉 Il nostro consiglio? Copriti a strati, e non esagerare il primo giorno. Bevi tantissimo (e quando diciamo tanto, intendiamo veramente tanto), cammina piano, e programma solo attività leggere fino al giorno successivo.


Che tu arrivi da un viaggio on-the-road, da un tour organizzato o direttamente dall’Italia, datti tempo per ambientarti. La tua vacanza te ne sarà grata.



9. Indossare abiti “da città” anche in mezzo al deserto


Abbiamo visto italiani in mocassini lucidi e camicia bianca stirata affrontare sentieri nel Red Rock Canyon… a luglio. O altri con piumini invernali in hotel, mentre fuori ci sono 40 gradi.


Il punto è semplice: Las Vegas non è né Milano né Cortina. È una città nel mezzo del deserto, con temperature estreme d’estate (oltre i 45°C), sbalzi termici d’inverno, e un’aria secca che se non sei abituato ti spacca le labbra e ti prosciuga letteralmente.


E la cosa più interessante per noi italiani? Nessuno ti guarda, nessuno ti giudica per come sei vestito. Gli americani hanno uno stile molto più pratico, e vedrai persone con le infradito a cena o in pigiama all’aeroporto. Quindi rilassati, e sii comodo prima di tutto.


👉 Il nostro consiglio? Vestiti in modo funzionale, non solo estetico. Scegli abiti traspiranti, scarpe comode e strati facili da togliere.


💡 E se non l’hai già fatto, scarica la nostra Guida Gratuita agli Essentials per Las Vegas, lasciando la tua email nella sezione qui sotto, con consigli pratici su cosa portare per ogni stagione.


Ti farà risparmiare soldi, valigia e... mal di gola.

 


10. Fidarsi di internet e non di chi ci vive davvero


Lo capiamo: tra TikTok, Google, e mille blog diversi, è facile pensare di aver già tutte le risposte.


Ma molte cose le capisci solo vivendole.

E spesso sono proprio quelle piccole dritte “da local” che ti salvano soldi, salute e stress.


Un esempio? Il prezzo dell’acqua a Las Vegas.


Sì, siamo nel deserto, ma $7–12 per una bottiglietta da 50cl… è quasi una truffa legalizzata.

E se cammini tanto o bevi alcolici (cosa che succede spesso qui), ti disidrati molto più in fretta di quanto pensi.


Abbiamo visto famiglie spendere $60 al giorno solo in bottigliette d’acqua.


Ma c’è un trucco: nei ristoranti l’acqua è gratuita (a meno che tu non ordini una San Pellegrino). Te la servono sempre con ghiaccio e fanno refill illimitati.


E se ti stai chiedendo se è buona da bere…Arriva dal vicino Lake Mead ed è molto ricca di minerali. Il sapore non è dei più dolci — Anna ancora dopo 10 anni non l’ha accettata — ma io non la trovo male. In ogni caso, è potabile e sicura.


👉 Il nostro consiglio? Porta una borraccia riutilizzabile come questa e riempila nei water refill station (le trovi vicino ai bagni nei casinò). Oppure compra un gallone d’acqua nei supermercati e ricaricala in hotel. Risparmi soldiriduci la plastica, e stai meglio.


🎯 Questa è solo una delle 100+ tips da local che troverai nelle nostre guide digitali, scritte da chi vive qui per chi vuole aiutare viaggiatori intelligenti a evitare le classiche trappole turistiche.



Group of people smiling on a desert highway, with a woman kneeling in front. Mountains and cacti in the background. Signs show two-way arrows.

Conclusione


Las Vegas a volte può sembrare kitsch, caotica o finta. Ma se rallenti un attimo, se esci dal casinò, se alzi lo sguardo… scoprirai un’energia unica, spettacoli mozzafiato, una natura surreale, e incontri che non dimenticherai più.


Non è solo un parco giochi per adulti: è una città che può sorprenderti profondamente.

Ma devi lasciarle il tempo per farlo.


Viaggiare è uno degli atti più potenti che possiamo fare per conoscere il mondo e noi stessi.

E quando lo facciamo da italiani, ci portiamo dietro uno zaino di sensibilità, gusti e abitudini… che spesso non si sposano bene con quelle americane. E va benissimo così.


Il segreto non è cambiare l’America, ma capirla abbastanza da godersela per comè.


Las Vegas è un posto unico al mondo. E può diventare straordinaria anche per noi europei — se ci avviciniamo con curiosità, umiltà e un pizzico di preparazione.


🎁 Se questo articolo ti è stato utile, scarica la nostra guida completa per evitare gli errori più comuni da turista e vivere la Las Vegas più autentica, con gli occhi (e i risparmi) di chi ci vive davvero.


Siamo tutti italiani all’estero. Ma possiamo diventare viaggiatori migliori. ❤️

 


Las Vegas skyline at dusk with "GetawayK: Travel Smarter, Live Deeper" text overlay. Scenic view includes buildings and Ferris wheel.

✅ 5 Domande Frequenti su Las Vegas per Italiani


1. Come funzionano le mance a Las Vegas per gli italiani?

Negli Stati Uniti la mancia è obbligatoria in molti casi. A Las Vegas non è obbligatoria, ma è attesa. Considera un 15–20% del totale per ristoranti, tour, taxi e servizi. Scopri quando evitarla nel nostro articolo dedicato.

2. Qual è il modo migliore per muoversi a Las Vegas senza spendere troppo?

Puoi usare il bus Deuce, il Monorail, trams gratuiti tra casinò o condividere corse Uber. Nella nostra guida ti spieghiamo tutte le opzioni low-cost per muoverti senza stress.

3. Cosa evitare per risparmiare a Las Vegas?

Evita hotel con resort fee nascoste, bottigliette d’acqua sulla Strip e VIP access truffaldini. Porta una borraccia e prenota in anticipo. Leggi il nostro articolo sulle trappole da evitare.


4. Cosa mettere in valigia per un viaggio a Las Vegas?

Vestiti a strati, abbigliamento tecnico per il deserto e una felpa per l’aria condizionata. Scarica la nostra guida gratuita dal banner qui sotto con tutti gli essentials per ogni stagione.


5. Qual è il momento migliore per visitare Las Vegas per i viaggiatori italiani?

Primavera e autunno sono ideali. Se vieni d’estate, preparati a caldo estremo e sbalzi termici. In inverno invece troverai meno folla e prezzi migliori. Ma evita il periodo della Formula Uno!

 


Anna & Sergio Military Hummer
Hoover Dam Lake Mead
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